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SPETTACOLO
PURO |
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Il repertorio dei Polli di Allevamento (Giorgio
Gaber _foto%20di%20Luigi%20Vettorato%2017.jpg) tribute
band) verte principalmente sugli anni del teatro-canzone di Gaber
e Luporini, 1970/2000: sia le canzoni che i monologhi.
Comprende inoltre i migliori brani tratti dai due ultimi cd di Gaber
(“La mia generazione ha perso”, 2001, e ''Io non mi sento italiano'',
2003), che per ragioni di salute l'artista non ebbe la possibilità
di proporre dal vivo.
Infine non trascura gli episodi più famosi, leggeri e divertenti
degli anni sessanta, gli esordi televisivi di Gaber, alcuni dei
quali suonati ancora nei bis dei suoi ultimi spettacoli teatrali.
Ben sapendo che il catalogo di Gaber è molto vario, i Polli si adattano
al tipo di evento e di serata con scalette di volta in volta tarate
sul tipo di pubblico e di spazio. Avendo un corposo repertorio,
i Polli hanno anche la possibilità di esibirsi due sere di seguito
con due spettacoli interamente diversi (come fece lo stesso Gaber
nelle retrospettive “Storie del Signor G”, Versiliana '91).
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SPOT
30''
(2013) |
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Spot pubblicitario da 30
secondi, autoprodotto.
Ideazione e realizzazione: Fabrizio Bellanca, agosto 2013.
Il logo dei Polli, come si vede nello spot, riprende la famosa sedia
"tipo Milano" con sopra appoggiata la chitarra di Gaber
(una Raspagni, classica artigianale a spallina mancante).
Sedia e chitarra apparvero per la prima volta sul palco di “Far
finta di essere sani”, nel 1973, e accompagnarono Gaber in scena,
per anni, come unico complemento d’arredo.
Lo stesso spot ma in versione "internazionale" potete
vederlo a
questo link.
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BRANI
IN REPERTORIO Tutti i brani che sono stati
proposti
dai Polli di Allevamento
nei concerti dal 2008 a oggi:
(lista in costante aggiornamento)
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Al bar
Casablanca (1972)
Bambini G (dialogo, 1970)
Barbera e champagne (1969)
Buttare lì qualcosa (1974)
Canzone dell’appartenenza (1996)
Cerco un gesto naturale (1973)
C'è solo la strada (1974)
Che bella gente (monologo, 1997)
Chiedo scusa se parlo di Maria (1973)
Com’è bella la città (1969)
Cortesie per gli ospiti (monologo, 1986)
Destra-sinistra (1994)
Donne credetemi (1970)
Dove l'ho messa (1974)
Dopo l'amore (monologo, 1978)
È sabato (1972)
Far finta di essere sani (1973)
Giotto da Bondone (monologo, 1974)
Gli inutili (monologo, 1991)
Gli oggetti (monologo, 1978)
Goganga (1963)
Guardatemi bene (1978)
I borghesi (1970)
Il comportamento (1976)
Il coniglio (monologo, 1974)
Il deserto (1984)
Il dilemma (1980)
Il febbrosario (1974)
Il granoturco (1974)
Il guarito (1973)
Il mestiere del padre (1972)
Il minestrone (monologo, 1974)
Il narciso (1973)
I padri miei - I padri tuoi (1978)
Il Palazzo (monologo, 1978)
Il plus-amore (monologo, 1974)
Il Riccardo (1969)
Il senso (monologo, 1984)
Il sociale (1984)
Il sogno di Gesù (monologo, 1976)
Il tennis (monologo, 1976)
Il truccamotori (1967)
Incontri (monologo, 1997)
Incontro (monologo, 1999)
Io e le cose (1984)
Io non mi sento italiano (2003)
Io quella volta lì (monologo, inedito)
I reduci (1976)
La ballata del Cerutti (1961)
La Chiesa si rinnova (1967)
La collana (monologo, 1972)
La cosa (monologo, 1993)
La democrazia (monologo, 1996)
La festa (1978)
La leggerezza (1974)
La libertà (1972)
La marcia dei colitici (1973)
L'America (monologo, 1976)
L'anarchico (monologo, 1981)
L'analisi (monologo, 1974)
La masturbazione (monologo, 1981)
La nave (1973)
La peste (1974)
La presa del potere (1972)
La sedia (monologo, 1972)
La smorfia (1976)
La stanza del bambino (monologo, 1998)
L'attore - intro (monologo, 1978)
L'attore - finale (monologo, 1978)
L'azalea (monologo, 1999)
Le elezioni (1976)
L'elastico (1973)
Le mani (1974)
Le palline (monologo, 1973)
L'esperienza (1978)
L'illogica allegria (1980)
L'ingenuo (monologo, 1978)
L'obeso (2001)
L'odore (1974)
L'orgia (1968)
Lo shampoo (1972)
Madonnina dei dolori (1972)
Mi fa male il mondo (monologo, 1994)
Noci di cocco (monologo, 1971)
Non arrossire (1959)
Non insegnate ai bambini (2003)
Oh mama (monologo, 1973)
Piccoli spostamento del cuore (monologo, 1986)
Polli di allevamento (1978)
Porta romana (1962)
Pressione bassa (1980)
Prima dell'amore (monologo, 1978)
Qualcuno era comunista (canzone-monologo, 1991)
Quando lo vedi anche (1976)
Quando sarò capace di amare (1994)
Quello che perde i pezzi (1973)
Salviamo 'sto Paese (1978)
Secondo me la donna (monologo, 1997)
Si può (1976)
Sogno in due tempi (monologo, 1994)
Strategie familiari (monologo, 1986)
Timide variazioni (1978)
Torpedo blu (1968)
Trani a go-go (1963)
Una fetta di limone (1960)
Un'idea (1972)
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UN'EMOZIONE
Nei nostri tributi non possiamo promettere di essere
esaustivi,
ma di finire esausti sicuramente!
La nostra mission:
regalare un'emozione.
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Regolarmente, ogni fine
concerto, veniamo letteralmente sommersi di complimenti e questo
ci riempie di gioia (non finiremo mai di ringraziare).
Regolarmente, però, qualcuno del pubblico ci viene a dire che si
sarebbe aspettato questo o quell'altro brano.
Il teatro-canzone di Gaber e Luporini si sviluppa nell'arco di 30
anni e consta di 11 dischi doppi, senza considerare i 2 recenti
dischi in studio.
A tutto ciò va aggiunta la carriera televisiva del Gaber 1958/1970.
Va da sé che essere completi, in una serata, è impossibile.
Le nostre scalette
Gli obiettivi che ci siamo fin dal primo momento preposti nel montare
le nostre scalette sono:
- dare un'idea dell'impatto di uno spettacolo di
Gaber e della fisicità della performance;
- cercare di toccare tutte le tematiche a Gaber
e Luporini più care;
- cercare di "pescare" da tutti gli spettacoli,
anche i più vecchi;
- proporre i brani più attuali, quelli che ancora
conservano, dopo anni, la medesima efficacia senza bisogno di
dover cambiare o spiegare una parola;
- rispettare ogni volta una "scaletta emozionale"
simile a quelle originali;
- non tradire o travisare MAI il messaggio originario;
- accontentare i meno ferrati proponendo quasi tutti
i suoi brani più famosi;
- soddisfare i gaberiani di vecchia data andando
a ripescare vere e proprie chicche;
- coprire 2 ore di esibizione, cosa impopolare oggi
ma consueta per Gaber;
- divertire e far pensare regalando almeno un'emozione.
Tutto ciò
non è facilissimo, considerato pure che il Maestro manteneva il
medesimo spettacolo tutto l'anno, mentre noi, nelle nostre retrospettive,
ci prefiggiamo di cambiare scaletta ogni volta (di modo che ogni
tributo sia un "unicum")...
Ci sono brani imprescindibili per l'aspettativa del pubblico (es.
DESTRA-SINISTRA, IO NON MI SENTO ITALIANO, SI PUO', LO SHAMPOO,
LA LIBERTA'); altri che ci piacciono anche di più ma che dobbiamo
centellinare (brani impegnativi quali IL DESERTO, QUANDO LO VEDI
ANCHE, IL FEBBROSARIO, L'OBESO, GUARDATEMI BENE etc.); perle misconosciute
che proponiamo con orgoglio in quanto siamo gli unici (cose tipo
LA SMORFIA, IL GRANOTURCO, IL MESTIERE DEL PADRE etc.). Il repertorio
è vasto, vario e tutto meritevole. Non si può accontentare tutti...
Ma una soluzione ci sarebbe:
venite a vedere TUTTI GLI SPETTACOLI!!!
LUIGI, RICCARDO, FABRIZIO
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ALGEBRA
Diamo i numeri?
Ma sì, in fondo è una cosa
che ci viene
particolarmente bene!
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_foto%20di%20Luigi%20Vettorato%205.jpg)
Da quando hanno iniziato
a suonare i Polli tengono aggiornato un file Excel con tutte le
scalette e tutti i brani eseguiti dal vivo.
Tale strumento è indispensabile come promemoria per non ripetere
mai le stesse setlist (segno distintivo della band), specie quando
si torna nello stesso luogo a distanza di mesi; inoltre ha permesso,
nel tempo, di valutare le preferenze del pubblico su questo o quest'altro
brano, non di rado riscontrando sorprese.
Altro strumento assai utilizzato per sondare gli umori è stato il
blog su MySpace, attraverso cui, nel 2011, è stato possibile fare
un mini-sondaggio sui brani più amati.
Uno spaccato di
qualche centinaio di gaberiani incoronò LA LIBERTA' quale brano
preferito in assoluto, seguìto da QUALCUNO ERA COMUNISTA e LO SHAMPOO.
Presero molti voti anche L'ILLOGICA ALLEGRIA e IL DILEMMA, due canzoni
che risultano, fra l'altro, le preferite dalle gaberiane; molto
note anche perché inserite da Gaber nel suo ultimo cd. Idem per
un'altra canzone molto famosa, anch'essa nel disco più recente:
NON INSEGNATE AI BAMBINI, giustamente apprezzata da tutti.
Le più suonate
Per gli amanti delle statistiche, ad oggi il brano suonato più spesso
dai Polli (anzi sempre, in tutte le date: un po' il portafortuna)
è DESTRA-SINISTRA, canzone per tutte le stagioni e situazioni, evidentemente;
seguono L'ODORE, LO SHAMPOO, SI PUO' e IO NON MI SENTO ITALIANO.
Le più famose, ovviamente.
In linea di massima però si cerca di proporre non solo i pezzi più
popolari, ma anche quelli più "particolari", nel segno
di un intento anche divulgativo: LA LIBERTA' ad esempio, brano amatissimo
e puntualmente richiesto, è stata eseguita fino ad oggi mediamente
una sera su cinque; si è spesso preferito proporre brani meno inflazionati
fra i quali LE ELEZIONI, L'ELASTICO, LA NAVE, IL SOCIALE, L'ORGIA.
I monologhi più eseguiti sono stati OH MAMA, L'AMERICA, QUALCUNO
ERA COMUNISTA, BAMBINI G e il cavallo di battaglia dei Polli: LA
STANZA DEL BAMBINO. In alcune occasioni è stato proposto anche LA
COSA, monologo piuttosto raro: inedito su supporto audio e presentato
da Gaber solo nella terza stagione de "Il Teatro Canzone",
nel 1993.
Le meno suonate
Di contro, fra le canzoni meno eseguite figurano IL GRANOTURCO,
LA PESTE e CANZONE DELL'APPARTENENZA, brani che richiedono un'atmosfera
particolare.
PICCOLI SPOSTAMENTI DEL CUORE o CHE BELLA GENTE sono monologhi recitati
una sola volta, in occasioni specifiche.
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PAROLE
PAROLE
Importantissimo l'apporto,
nella quarantennale
carriera di Gaber,
di collaboratori (parolieri e non) nella stesura dei testi;
questo sia nel periodo televisivo che nei trent'anni di teatro.
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Grazie
a
Sandro Luporini
e poi a:
Umberto Simonetta, Leo Chiosso, Giuseppe Tarozzi,
Herbert Pagani, Davide Pennati, Maria Monti,
Dario Fo, Gian Franco Reverberi, Luigi Tenco, Enzo Jannacci, Giorgio Casellato, Alberto
Testa, Walter Valdi, Franco Battiato, Federico Monti Arduini, Virgilio Savona...
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