Non molti sanno che dopo la morte del sodale Gaber, il pittore e autore viareggino Sandro Luporini non smette di scrivere. Dovrà però cercare a lungo prima di reperire un cantautore adatto per musicare le sue nuove produzioni e interpretarle nella maniera migliore. Troverà in Giulio D’Agnello dei Mediterraneo un artista sulla sua stessa lunghezza d’onda: per lui scriverà tutti i testi di “Forse un uomo”, album del 2010.

Il nuovo tributo dei Polli prende allora in esame anche la produzione di Luporini successiva al 2003.

Sul palco ci sono proprio Giulio D’Agnello, cantautore toscano e musicista navigato che da trent’anni suona musica propria e altrui spaziando fra l’omaggio ai grandi interpreti della musica d’autore italiana e il recupero di artisti meno conosciuti della tradizione latinoamericana, e i Polli di Allevamento (Giorgio Gaber tribute band), il gruppo romano che da oltre un decennio porta su e giù per l’Italia il proprio omaggio a Giorgio Gaber.

“Forse un uomo” vuole essere un tributo sincero a Giorgio Gaber e alla figura meno vistosa, ma ugualmente importante, di Sandro Luporini: un omaggio ai “filosofi-ignoranti” (come usavano definirsi) che seppero per primi coniugare leggerezza e impegno, divertendo e disturbando, smuovendo le coscienze e pretendendo partecipazione.